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Incentivi per tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico

Aggiornamento: 8 mag 2022




In arrivo 250 milioni anche per le imprese del FVG,

di Veneto e Trentino


Dal 18 maggio, al via le richieste per 678 milioni di euro destinati a finanziare investimenti che prevedono l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0

È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che stabilisce i termini per la presentazione delle domande relative alla misura agevolativa che dispone di circa 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione. “Sosteniamo l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti. “Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologie – prosegue il ministro – in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese”.


IN PILLOLE:


I finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;

  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.


I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma

  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva

  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale

  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:

  • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda

  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.


Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  1. macchinari, impianti e attrezzature

  2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili

  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali

  4. acquisizione di certificazioni ambientali

Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.


Termini e modalità di presentazione delle domande

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, esclusivamente per via telematica.

I termini e modalità di presentazione delle domande sono:

  • a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile, attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito del Gestore, procedere alla compilazione della domanda;

  • dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 le domande compilate potranno essere inviate.


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